L’intervento si rivolge a soggetti in età evolutiva i cui sintomi, legati ad un malessere profondo che si esprime in forme di attacco al Sé, possono indicare sia una crisi e un blocco evolutivo, sia l’esordio di fenomeni psicopatologici.
Un intervento tempestivo, effettuato agli esordi del disturbo, è essenziale per evitare forme di cronicizzazione sia del sintomo che delle complicazioni relazionali interne alla famiglia, relazioni che spesso si sclerotizzano in forme rigide e oppositive. L’intervento mira a riprendere il percorso interrotto e prevede momenti differenziati con più terapeuti che si rivolgono chi al figlio e chi ai genitori.
Il primo approccio è di tipo diagnostico ed è costituito da una fase di consultazione che comprende, oltre ai colloqui conoscitivi con l’adolescente, che possono prevedere la somministrazione di test, anche una serie di incontri con i genitori per un’analisi della cultura affettiva familiare. La fase di consultazione ha lo scopo di individuare il significato della crisi in corso e di organizzare gli obiettivi per una proposta terapeutica.